Sei felice?

Perché lo psicologo?

Vorrei che adesso ciascuno di voi pensasse a qualcosa che in questo momento considera molto utile, o divertente, o piacevole… Adesso tornate a un’epoca antecedente della vostra vita, in cui non ne sospettavate nemmeno l’esistenza, oppure ne eravate già a conoscenza, ma per voi non significava nulla… Non sapevate proprio cosa stavate perdendo, non è vero? A quell’epoca non avevate la minima idea di come foste bloccati, e non eravate motivati a cambiare. Eravate sicuri che la vostra comprensione fosse un’accurata rappresentazione del mondo. Ecco quand’è che siete “veramente” bloccati. Cos’è che vi starete perdendo adesso?

RICHARD BANDLER

Poco meno di duecento anni fa, il poeta Giacomo Leopardi si domandava in modo provocatorio se non fossero più felici le pecore. Non era forse preferibile la vita di queste beate bestiole, senza pensieri, senza coscienza di se stesse, senza preoccupazioni riguardo al passato e al futuro?

Sei felice?Capire chi siamo, cosa vogliamo, sentirsi sopraffatti dai problemi della vita quotidiana e non riuscire da soli a trovare le risorse adeguate per reagire… possono essere alcuni motivi che spingono a chiedersi “Dovrei parlare con uno psicologo? Ho bisogno di farmi aiutare?”, anche se spesso non si trova la motivazione o il coraggio per passare all’azione e contattare un professionista.

Nella maggior parte dei casi, si decide di chiedere aiuto e di iniziare un percorso di terapia nel momento in cui il livello di sofferenza e di angoscia che si prova è diventato insopportabile o quando si vedono seriamente compromesse le proprie capacità relazionali e lavorative.

Chiedere aiuto non è indice di debolezza né incapacità ad affrontare da soli le difficoltà della vita.

Segnala invece la capacità di dare ascolto al proprio malessere interiore, affrontando in modo costruttivo una situazione di sofferenza che, con il passare del tempo, può rischiare di consolidarsi e diventare una patologia vera e propria. E’ importante chiedersi quali sono le nostre aspettative nell’iniziare una psicoterapia. Imparare a gestire le situazioni difficili e le sfide che la vita ci presenta? Migliorare la qualità delle nostre relazioni? Eliminare comportamenti nocivi che ci fanno soffrire? Fare la pace con il nostro passato per capire il presente? I motivi possono essere molti.

In ogni caso è importante comprendere che la psicoterapia è condotta nel contesto di una relazione unica tra un professionista competente ed il suo paziente, basata sulla collaborazione e sulla fiducia reciproca, un porto sicuro dove poter arrivare a capire meglio chi siamo ed essere così dolorosamente, magnificamente, pienamente uomini, e non pecore in balia del gregge.