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L’uso del biofeedback per il dolore cronico in psicoterapia cognitiva

studi-cognitiviCorso ECM – Workshop

13-14/09/2014 – Modena – Presso Scuola di Specializzazione in Psicoterapia “Studi Cognitiva”

L’uso del biofeedback per il dolore cronico in terapia cognitiva

PROGRAMMA

Prima giornata

Mattino

  • Il Dolore Cronico
  • Approccio psicologico al dolore cronico:
    • Fisiologia e meccanismi di modulazione del dolore cronico
    • Sensibilizzazione centrale al dolore, allodinia e iperalgesia
    • Terapia cognitivo-comportamentale
    • Mindfulness, Acceptance and Commitment Therapy
    • Psicofisiologia clinica e Biofeedback

Pomeriggio

  • Il Biofeedback
  • Il Profilo psicofisiologico da Stress
  • Il Training della Temperatura cutanea
  • Cenni su Neurofeedback EEG ed emoencefalografico (HEG)
    • Introduzione, ambiti di intervento, efficacia clinica e meccanismi d’azione
    • Presentazione dello strumento e dei sensori
    • Struttura della seduta e del training
    • Prova pratica ed analisi dei risultati
    • Casi clinici esemplificativi
    • Prova pratica in gruppo

Seconda giornata

Mattino

  • Cefalee
    • Le cefalee primarie
    • Fattori psicologici e cefalea
    • Credenze relate al dolore, Catastrofizzazione: la terapia cognitiva.
    • Iperuso di analgesici e cefalea
    • Prova pratica: il Training Elettromiografico (EMG)
  • Assessment e protocolli di intervento biofeedback nelle cefalee primarie
  • Caso clinico cefalea

Pomeriggio

  • Stress
  • Il biofeedback nella gestione di stress e stati d’ansia:
    • Fisiologia dello stress cronico e Carico Allostatico
    • Sistema Nervoso Autonomo, la Teoria Polivagale di S. Porges
    • Stress, emozioni e dolore cronico
    • Training della Conduttanza Cutanea
    • Respirazione diaframmatica e Fisiologia della respirazione
  • Prova pratica: la modulazione degli stati di attivazione
  • La variabilità cardiaca (HRV) come indicatore di balance autonomico
    • Cos’è e come si misura
    • Prova pratica: determinare la frequenza di risonanza
    • Training HRV

occhi

Terapia EMDR

occhiL’EMDR (acronimo di Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è una tecnica innovativa che sta rivoluzionando la psicoterapia negli ultimi 30 anni. Si basa sulla scoperta che alcuni tipi di stimolazione alternata destro/sinistra permettono di affrontare disturbi psicologici collegati a eventi di vita emotivamente stressanti o traumatici. Lutti, traumi relazionali, incidenti, violenze, abusi, esperienze di vita particolarmente difficili possono essere elaborate e risolte con un trattamento relativamente veloce e di efficacia provata dagli studi scientifici.

 

Come funziona l’EMDR?

E’ un trattamento standardizzato di tipo psicoterapeutico, non invasivo e privo di effetti collaterali, che prevede diversi passaggi, tra cui quello che più lo distingue è chiamato Desensibilizzazione. In pratica il paziente viene aiutato a tornare mentalmente sulla memoria traumatica (nei suoi vari aspetti visivi, emotivi, cognitivi e somatici) e nel frattempo viene stimolato bilateralmente in modo visivo (seguire con gli occhi il movimento destra/sinistra delle dita del terapeuta, o seguire le luci di una barra luminosa) o tattile (la pressione alternata delle dita del terapeuta sulle mani destra/sinistra del paziente) o uditivo. La stimolazione bilaterale riattiva il processo cerebrale innato di elaborazione delle memorie (AIP), che si era bloccato per via della drammaticità dell’evento originario o per altri motivi.

Per una spiegazione più approfondita del metodo consulta il sito dell’Associazione EMDR Italia.

Qui puoi trovare video divulgativi sulla tecnica EMDR e sul ruolo dei traumi nella salute mentale.

L’EMDR cancella i ricordi negativi?

L’EMDR non cancella i ricordi dolorosi, ma toglie la loro carica emotiva negativa, in modo che non siano più disturbanti, e che possano integrarsi al resto dei ricordi in modo adattivo. Così facendo, questi ricordi traumatici smettono di condizionarci in modo esplicito o inconscio, e possiamo tornare a vivere nel presente, facendo tesoro delle esperienze del passato. L’esperienza traumatica viene poi conservata in memoria in modo da non contenere aspetti e cognizioni negative per il sé (ad esempio senso di colpa ecc).

L’EMDR è efficace?

L’EMDR è stato inizialmente studiato come trattamento per il Disturbo da Stress Post Traumatico, e per questo ha avuto tantissime prove di efficacia e riconoscimenti ed è considerato come metodo Evidence Based (cioè che ha avuto il pieno e completo sostegno della ricerca scientifica). Molte società e organizzazioni internazionali lo considerano come trattamento elettivo per i traumi e i disturbi associati:  American Psychological Association, American Psychiatric Association, International Society for Traumatic Stress Studies, il Ministero della salute e infine l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Inoltre l’EMDR viene usato da migliaia di terapeuti in tutto il mondo come metodo di intervento per problematiche psicologiche al di là dei disturbi traumatici in senso stretto, e molte ricerche hanno dato prove di efficacia in questo senso. Infatti questo metodo agisce non solo sui traumi maggiori, ma anche sui traumi relazionali e sulle esperienze negative dell’età evolutiva, che sono spesso alla base di tante problematiche psicologiche dell’età adulta. La risoluzione di tali memorie traumatiche si riflette in un progressivo miglioramento sui sintomi del presente.

Per avere una lista degli articoli scientifici sull’efficacia dell’EMDR clicca qui, o anche qui o qui.

Letture di approfondimento

“EMDR revolution. Cambiare la propria vita un ricordo alla volta. Una guida per i pazienti” di Tal Croitoru

“Lasciare il passato nel passato. Tecniche di auto-aiuto nell’EMDR”, 2013 di Francine Shapiro