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Attacchi di Panico: la storia di Giovanna

 Giovanna1 è una donna di 43 anni, madre di un adolescente. E’ sempre stata una persona apprensiva, ma non ha mai avuto problemi psicologici a parte qualche difficoltà dopo il parto. Un sabato in cui è particolarmente stressata e di fretta, mentre fa la spesa da sola all’ipermercato è improvvisamente colpita da un forte disagio. C’è una grande folla di clienti, caos e forti rumori. Giovanna inizia a sentire un dolore al petto, tachicardia, giramenti di testa e nausea, senso di soffocamento, intensa sudorazione. In pochi istanti queste sensazioni peggiorano e viene colta dal terrore, dalla certezza di impazzire o di stare per avere un infarto.

panicInoltre è assalita dalla paura che le altre persone possano notare i suoi atteggiamenti e si chiede cosa potrebbero pensare di lei. C’è molta folla e pensare che l’uscita è lontana la fa disperare: ha paura di perdere il controllo, di mettersi a urlare in mezzo al supermercato “come una pazza!”.
Tutto questo accade in pochi minuti che per Giovanna sembrano un’eternità.
Poi un signore vicino a lei si accorge che c’è qualcosa che non va e la accompagna in una corsia più tranquilla, le dà qualche parola di comprensione e rassicurazione, e lei si riprende completamente in pochi minuti.
Il primo attacco di panico è un’esperienza terrificante, tanto che Giovanna da quel momento vive con la paura che possa ripresentarsi. Allora corre ai ripari iniziando ad evitare i posti in cui crede che potrebbe verificarsi un nuovo attacco: smette di fare la spesa da sola o comunque solo in piccole botteghe conosciute, smette di andare al cinema, nei ristoranti affollati e nei centri commerciali, smette di passeggiare da sola in centro e di frequentare la palestra. Progressivamente la sua vita cambia e a Giovanna sembra un normale adattamento: in pochi mesi la sua vita ruoterà attorno ad alcuni posti “sicuri”, si sentirà sempre meno indipendente perché deve sempre farsi accompagnare da qualcuno che possa aiutarla se si ripresenta l’attacco e porterà sempre con se le gocce di ansiolitico che le ha prescritto il suo medico.
Nel frattempo Giovanna inizia una serie di accertamenti ed esami, visite specialistiche ripetute da vari medici che sono concordi nell’escludere una patologia organica: “Lei è sana. I suoi sono attacchi di panico. Dovrebbe parlarne con un professionista.”
Giovanna è riluttante all’idea di andare da uno psicologo: “Io non sono matta! Questi disturbi fisici ce li ho veramente, non mi sto inventando niente!”.
Poi i suoi familiari la convincono a fare almeno un solo colloquio e Giovanna trova finalmente ascolto, comprensione e rassicurazione. Le viene spiegato il meccanismo subdolo di questo problema molto comune, e il modo di superarlo.
Nell’ambito di un percorso relativamente breve Giovanna affronta le sue paure e si riappropria dello spazio vitale che il disturbo le aveva tolto.

Dott. Stefano Zucchi

Psicologo Psicoterapeuta

1. Ogni riferimento a fatti realmente accaduti e/o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale.


Attacchi di panico - Psicologo Rimini

Disturbi d’Ansia

L’ansia è un fenomeno normale, anche se fastidioso, un’emozione di base caratterizzata da paura, apprensione, preoccupazioni. Si tratta di un sistema difensivo che si attiva quando una situazione viene percepita soggettivamente come pericolosa.

E’ una reazione contemporaneamente fisica e psicologica che si traduce in una tendenza immediata all’esplorazione dell’ambiente, alla ricerca di spiegazioni, rassicurazioni e vie di fuga. L’organismo viene messo in uno stato di attivazione attraverso una serie di fenomeni neurovegetativi che preparano a una risposta appropriata (aumento della frequenza del respiro, del battito cardiaco e della sudorazione, blocco intestinale ecc.).
L’ansia è quindi una preziosa risorsa che protegge l’individuo dalle potenziali minacce del mondo esterno, mantiene lo stato di allerta e migliora le prestazioni. Infatti senza ansia sarebbe difficile persino attraversare la strada, prepararsi per un esame, affrontare un colloquio di lavoro, guidare in una strada affollata, ecc.

Invece quando l’attivazione del sistema di ansia è cronica, ingiustificata o sproporzionata rispetto alle situazioni si può sviluppare un Disturbo d’Ansia, che procura disagio e sofferenza nell’individuo e può renderlo incapace di affrontare anche situazioni comuni.

I più frequenti Disturbi d’Ansia sono:

  • ATTACCHI DI PANICO

  • FOBIE SPECIFICHE e FOBIA SOCIALE

  • ANSIA GENERALIZZATA

  • DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO

  • DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS